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Clamoroso: scioperano le scuole Paritarie

Scioperano le scuole paritarie

Per la prima volta nella storia del Paese, scioperano le scuole paritarie: «Un gesto simbolico che vuole provocare un “rumore educativo”, e un “rumore costruttivo”. Con questa motivazione per la prima volta le scuole pubbliche paritarie annunciano un’astensione dalle attività scolastiche per il 19 e 20 maggio». (PortaLecce, 16 maggio 220)

 

Dunque, scioperano le Scuole Paritarie, e sono «due giorni di mobilitazione per dire al governo: “Ci siamo anche noi”. Martedì e mercoledì, su iniziativa della Conferenza italiana Superiori Maggiori (Cism) e dell’Unione Superiore maggiori d’Italia (Usmi), le scuole paritarie hanno annunciato che intendono sospendere le lezioni online per attirare l’attenzione sulla grave condizione in cui versano 12mila istituti, con 900mila alunni e 180mila dipendenti. […]

Lo slogan delle due giornate sarà #Noisiamoinvisibiliperquestogoverno e sarà esposto sui siti delle scuole che, al posto delle lezioni, saranno impegnate a “diffondere i temi della libertà di scelta educativa, del diritto di apprendere senza discriminazione, della parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria, della libera scuola in libero stato” e lanceranno “appelli alla classe politica perché non condanni all’eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese”». (Avvenire, 15 maggio 2020)

 

Il problema nasce «dalla sordità del Governo  che continua a trattare la scuola pubblica paritaria ideologicamente, come un oggetto estraneo alla convivenza civile e culturale di questo Paese, elargendo briciole». (PortaLecce, 16 maggio 220)

 

«Nel mirino c’è il decreto Rilancio – già fortemente criticato, nelle scorse settimane, dalle associazioni dei gestori e dei genitori della scuola paritaria – che prevede finanziamenti per 1 miliardo e mezzo per la sanificazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, esclusivamente statali. Unica concessione, gli 80 milioni previsti per le scuole materne paritarie, a parziale copertura delle rette per le famiglie travolte dalla crisi […] Al momento, però, è tutto in sospeso e, proprio per sottolineare la discriminazione cui sono fatte oggetto dal decreto del governo, le scuole paritarie hanno scelto di manifestare il proprio dissenso nelle stesse giornate in cui il Parlamento sarà impegnato nella discussione e votazione della norma. Che, se non sarà modificata, porterà, secondo le previsioni delle associazioni della scuola paritaria, alla chiusura di almeno il 30% degli istituti, con 300mila alunni che si riverseranno sulla scuola statale.». (Avvenire, 15 maggio 2020)

Rapportato al Costo Medio per alunno di circa 7.000 euro, significherà più di 2 miliardi di spesa aggiuntiva d’ora in avanti per lo Stato (per tutti noi).

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